Nel 1969 avevo 13 anni ma gia' affetto incurabilmente da "virus electronicus" , fin da quando avevo 5 anni e feci il mio primo cortocircuito con l'idea di fare uno scherzo all' Enel e mischiare nei loro serbatoi le particelle negative e positive che secondo me arrivavano sui due buchi delle prese di casa
( perlomeno questa era la mia idea dopo avere visto alcune figure di batterie ed analogie sull'enciclopedia ; non sapevo ancora leggere , ma non credo che la cosa sarebbe finita diversamente anche se avessi saputo leggere.... ) .
Seguii l'allunaggio dell' Apollo 11 in vacanza al mare tramite la televisione .
Buona parte del tempo della vacanza lo passavo a leggere e rileggere numeri di CQ elettronica e ad inventare scarabocchiare su un quaderno di scuola improbabili schemi che non sarebbero mai funzionati .
Tornato a casa , a novembre venne in tempo di Apollo 12 .
Immagine tratta da : https://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_12
Il mio primo "maestro" di elettronica , Angelo Casalegno che abitava in cima alla strada di collina dove poi avremo fatto partire " Radio Tele 2000 " con mezzi tutti autocostruiti al limite di un film semiserio ....( alcuni li conservo ancora per ricordo e magari pubblichero' le foto ), aveva un ponte radio Telettra gigantesco a valvole ( occupava una parete .... ) che copriva ,se ricordo bene, da 2400 a 2700 MHz con sintonia variabile a manopola .
Venuti a sapere da qualche rivista che le missioni Apollo trasmettevano intorno ai 2300 MHz , abbiamo modificato ad occhio le cavita' di sintonia e modificato anche un televisore in VHF della GBC in modo che arrivasse alla banda IF del ponte radio , se ricordo bene 140 MHz, ed accoppiato alla IF stessa .
Dico abbiamo ....
In realta' io facevo l'aiutante .....
Le arrampicate sui vetri non finivano qui perche' il televisore era in PAL ed in AM , mentre le emissioni Apollo avevamo saputo che erano in FM .
Di standard non si parlava . Pensavamo NTSC ed eravamo pronti a variare la frequenza di quadro e di riga nel caso avessimo ricevuto qualcosa di video .
Altri segnali , telemetria , audio od altro si sarebbero visti come righe sopra l'effetto neve .
Queste almeno le nostre elucubrazioni del tempo .
Per chi volesse sapere tutto in merito ai dettagli tecnici delle trasmissioni Apollo, rimando alla ottima pubblicazione di Oscar Steila :
https://air-radiorama.blogspot.com/2019/11/le-comunicazioni-radio-della-missione.html
Per quanto riguarda il prosieguo dell' avventura , ci ritroviamo a casa di Angelo una notte in cui l'Apollo 12 era operante attorno e sulla Luna con la fortuna di un cielo limpidissimo .
Entusiasmo ed l'esaltazione alle stelle .
Le nostre previsioni da pierini erano piu' o meno : si vede , la luce arriva e quindi arriveranno anche le onde radio , in fondo la Luna e' li .....
Da un buco fatto con il trapano sul fondo della parabola di alluminio da 2.5m , poggiata per terra in giardino su un lato , personalmente mi occupo del tracking della Luna non appena si presenta in cielo.
Essendo un' antenna "prime focus " e' semplice : basta fare oscurare la Luna dall'illuminatore .
Angelo smanetta su e giu' con fervore sulla gamma con l'occhio incollato al televisore .
L'epilogo lo potete immaginare , passano le ore , la Luna tramonta e sospendiamo il tutto delusi .
Alan Bean intanto da qualche parte sulla Luna fischiettava a cantava saltellando qua e la' ....
Anni dopo , quando all'universita' mi hanno insegnato la formula di Friis per i calcoli di tratta , sono andato da Angelo , e mostrato i calcoli , ci siamo detti : ecco una delle tante ragioni per cui non ce l'abbiamo fatta .....
Con i mezzi e la cultura tecnica che avevamo allora probabilmente potrebbe essere considerato un onesto tentativo .
Niente di piu' ....