Ho ripreso l’articolo da una rivista vintage, rubrica “Effetto Radio” del 1990,scritto da Lawrence Giglioli (Gruppo Editoriale JCE srl di Cinisello Balsamo -
MI), non ho provato a costruire l’antenna se qualcuno di voi la realizza può scrivere un post sul blog sulle prove ed eventuali modifiche apportate.
“Anche se non potete
tirare 100 metri
di filo nel vostro posto di ascolto ,non c’è ragione di rinunciare al piacere
dell’ascolto sulle onde corte”
Gli appassionati di DX che abitano in città
incontrano svariati problemi per l'installazione di un "angolino
radioamatoriale” entro i limiti del ristretto spazio a loro riservato. Probabilmente,
il più difficile di questi problemi riguarda l'antenna, più precisamente lo
spazio da riservare ai sistema di antenna. L'antenna a filo lungo, da sempre
considerata uno dei più economici sistemi di captazione della radiofrequenza, è
stata per molti anni fuori questione per gli inquilini urbani.
L’antenna descritta è perfettamente in grado di
sostituire un'antenna a filo lungo di tipo convenzionale, pur occupando uno
spazio relativamente ridotto.
Poiché è lunga poco più di due metri, questa
antenna può essere installata in casa, possibilmente distante dai muri, oppure su
un balcone, oppure attaccata al telaio o al davanzale di una finestra. L'antenna
è in grado di captare segnali tra 150 kHz e 30 MHz, quindi copre agevolmente
tutte le onde corte.
Qualche
concetto basilare
La nostra antenna consiste nell’avvolgere l’antenna a elica,
invece di essere soltanto un semplice filo steso, il conduttore forma una
bobina o un induttore. L’antenna risulta elettricamente più lunga di quanto non
lo sia fisicamente.
Delizia
degli sperimentatori
Questa è un'antenna per sperimentatori ed
allora, quale occasione migliore per sperimentare?
I
componenti sono economici poco più di 2 metri (per la precisione, 2 m e 10 cm ) di tubo in PVC ed una
piattina a 5 conduttori, del tipo utilizzato per i rotori di antenna. Ricordate
comunque che stiamo parlando di costruire un'antenna ricevente e non
trasmittente.
Figura
1
“Dopo
che la piattina a 5 conduttori sarà stata avvolta sul tubo di plastica,
separate i conduttori, saldatene le estremità scoperte ed isolate i giunti con
tubetto termo restringente o con nastro isolante”
Costruzione
La prima cosa da decidere è dove installare
l'antenna e dove si ha l’intenzione di riporla. La lunghezza del tubo di PVC non deve comunque superare l'altezza
del soffitto.
Scegliere comunque un tubo che abbia il
diametro interno di almeno 20 mm .
in modo da facilitare il passaggio dei cavi
Nel costruire I'antenna, adeguarsi ad un paio
di regole fondamentali. Primo: il tubo
dovrà essere lungo almeno 2,1
metri ; secondo:
è necessario spaziare 12 spire di cavo ogni 30 cm di tubo. Questa
disposizione permetterà di avvolgere
circa un metro di cavo per ogni 30 cm di tubo.
Non importa quale sia la lunghezza del tubo di PVC disponibile, la prima cosa da
fare è trovare il centro. A partire dal centro, misurate 1 metro e 5 cm in ciascuna direzione.
Contrassegnate questi due punti . Prima di
mettere via il metro a nastro, misurate e segnate con un pennarello Ie sezioni
da 30 cm
tra le due estremità. Praticate poi un
foro del diametro di almeno 12
mm a ciascuna estremità. Dovrete forare una sola parete
del tubo, non quella opposta. Levate tutte le bave dal foro, sia all'interno
che all'esterno ed arrotondatene gli spigoli, perché potrebbero intaccare
l'isolamento del cavo e rendere difficile tirarlo all'interno del tubo.
Misurate e contrassegnate circa 2,25 metri di piattina
per rotore di antenna a 5 conduttori.Provate ad infilare I'estremità del cavo
nel foro corrispondente alla parte più alta dell'antenna. Se il filo non passa agevolmente
attraverso il foro e non può essere spinto con facilità fino all'estremo
opposto ,potrebbe rivelarsi necessario allargare il foro,oppure tirare il cavo
attraverso il foro e il tubo usando un pezzo di spago. Un piccolo peso legato all'estremità dello spago
e lasciato cadere nel tubo permetterà di tirare lo spago ed insieme ad
esso il cavo.
Se non disponete di un aiutante basterà legare
I’ estremo dello spago alla maniglia di una porta e tirare il cavo fino a
raggiungere il contrassegno dei 2.25 m . Fatto questo,
ancorate l'estremo del cavo al tubo, infilando I'estremo I opposto nel foro ed
ancorandolo anche in questo punto.
Iniziando dall'estremità più lontana, cominciate ora ad avvolgere la piattina intorno
al tubo, come mostrato nella Figura 1. Avvolgere 12 spire e disporle
in modo da raggiungere il primo contrassegno
di 30 cm
sul tubo di PVC, coprendo poi i successivi 30 cm con spire uniformemente
spaziate, fino al contrassegno dei
successivi 30 cm .
Continuare ad avvolgere e a nastrare fino al
termine dell’intero avvolgimento, lungo 2.1 m . Fissare molto saldamente I'estrémità dell’avvolgimento,
per evitare che questo si allenti mentre state effettuando la separazione dei
terminali e le saldature. Se il tutto è stato montato correttamente, le due estremità
si troveranno vicine alla fine del tubo, dove potrete realizzare i
collegamenti.
Collegamenti
Questo è il momento in cui comincerete a
divertirvi. I collegamenti più importanti sono illustrati in Figura 1 .Togliere l’isolamento per
circa 12 mm
da entrambe le estremità di ciascun conduttore ed attorcigliare tra loro a due a due queste
estremità, controllando con un ohmmetro per essere più sicuri.
Prendete i primi due conduttori all'estremo
più vicino del cavo a piattina (andando da destra a sinistra o da sinistra a
destra, purché atteniate sempre alla
direzione scelta) ed attorcigliateti con il primo ed il quarto "conduttore
dell'altro estremo del cavo.
Prendete poi il terzo conduttore dell'estremo iniziale ed attorcigliatelo
al secondo conduttore dell'altro estremo.
Prendete infine il quarto conduttore
dell'estremo iniziale ed attorcigliatelo al terzo conduttore dell'altro estremo.
Rimarrà libero l’ultimo conduttore (il
quinto). Le estremità' di questo conduttore verranno contrassegnate con la lettera
B (estremità iniziale)
e C (estremità opposta).
Saldate tra loro le estremità attorcigliate e ricopritele con nastro isolante.
Se desiderate una maggiore flessibilità per la sperimentazione, non saldate le
giunzioni e fissatele con morsetti . L'ultima operazione consiste nel
realizzare due interruzioni nell'avvolgimento. Tagliare (soltanto) il primo
conduttore nel punto centrale dell'avvolgimento.
Tagliare poi soltanto il primo ed il secondo
conduttore nel punto in cui il cavo esce dal tubo all’estremo più distante) anteriormente
alla prima spira dell’avvolgimento. Dopo aver eseguito con precauzione queste interruzioni, sarete
pronti a collegare l'antenna al ricevitore.
Per la CONFIGURAZIONE FONDAMENTALE : collegare a terra A, saldando uno
spezzone di cavo coassiale a B (conduttore centrale) ed a C (schermo).
A -------- terra
B--------- centrale cavo coassiale
C--------- schermo cavo coassiale
Lo spezzone
di cavo coassiale si .comporta come se fosse un condensatore e, in combinazione
con Ia bobina B/C,
forma una trappola a frequenza fissa ,
ovvero un circuito di adattamento, accoppiato induttivamente ai sistema di bilanciamento
dell'antenna .E’ bene mantenere a meno di 5 metri la lunghezza del
cavo coassiale tra l'antenna ed il ricevitore, in modo da non dovervi preoccupare dell’impedenza.
Volendo fare qualche esperimento, ecco un paio di cose da provare: sperimentare con la capacità del circuito oscillante, collegando condensatori esterni in serie (per diminuire la capacità) oppure in parallelo (per aumentarla). Provare ad utilizzare condensatori variabili per formare un versatile circuito sintonizzatore d'antenna, oppure ridurre la lunghezza fisica dell'antenna disaccoppiandone qualche sezione. Allo scopo, sciogliere qualche giunzione nei conduttori che si trovano tra i collegamenti A e B/C dell'antenna.
Volendo fare qualche esperimento, ecco un paio di cose da provare: sperimentare con la capacità del circuito oscillante, collegando condensatori esterni in serie (per diminuire la capacità) oppure in parallelo (per aumentarla). Provare ad utilizzare condensatori variabili per formare un versatile circuito sintonizzatore d'antenna, oppure ridurre la lunghezza fisica dell'antenna disaccoppiandone qualche sezione. Allo scopo, sciogliere qualche giunzione nei conduttori che si trovano tra i collegamenti A e B/C dell'antenna.
Configurazione 2
Figura
2
“Utilizzare
questi collegamenti se preferite l’ascolto DX delle emittenti di
radiodiffusione. Tutti e 5 i conduttori saranno collegati in serie, in modo di ottenere
la massima lunghezza fisica”
Infine,
chi sia interessato principalmente al DX nelle bande di radiodiffusione potrà provare
la configurazione di Figura 2 dove i
conduttori dell’antenna sono collegati in serie per ottenere la massima lunghezza fisica. Iniziate con
l'estremità vicina e chiamate A l’estremo del primo conduttore. Collegate
poi il secondo conduttore e all'altro estremo del primo continuate così fino ad
aver effettuato tutti i collegamenti attorcigliati. Se avete svolto il lavoro
in maniera corretta, il secondo estremo dell'ultimo conduttore non sarà
collegato a nulla: basta tagliare via la parte scoperta. Collegare A alla presa d'antenna
del ricevitore ed ecco fatto.
da 150 kHz ???
RispondiEliminamah? qualcuno l'ha provata ???
73 de Mauro Bernardetto IK1WVQ
Le giustificazioni tecniche sono caotiche e contraddittorie , ma ne ho viste tante altre simili , per cui questo sarebbe il minimo problema. Il vero problema e' che costruire qualcosa di complesso sulla base di descrizioni e' l'antitesi della tecnica che si basa su schemi .Sono pronto a scommettere che dieci persone con in mano questa descrizione , lavorando separatamente ,costruirebbero dieci oggetti diversi .Credo anche che personalmente se dovessi iniziare la costruzione in dieci giorni diversi costruirei cose diverse o lascerei perdere . Aggiungendo che non viene data nessuna riscontro neanche pratico dei risultati raggiunti , l'idea di cimentarmi in simili indefinite imprese tende a zero .
RispondiEliminaCome nella barzelletta : "Andate avanti voi che a me viene da ridere ...." ...hi ....
Claudio Re reclaudio@alma.it
Concordo.. mi sono letto almeno 4 volte la descrizione e confesso di non aver capito come vanno collegati tra di loro i conduttori ..
RispondiEliminaLo "spezzone di cavo coassiale tra B e C" mi inquieta non poco ..
ho cercato qualche informazione in rete sull'autore (Lawrence Giglioli) ma senza esito..
si Claudio, scappa da ridere anche a me....
questa volta passo la mano..
73 de Mauro Bernardetto IK1WVQ
Fantozzi direbbe : per me è una cagata pazzesca !
RispondiEliminaSenza offesa per nessuno, saluti a tutti
Alberto Tosetti IZ1CCF