di Lucio Bellè - SWL-I1-11454
Calda estate, Il clima è torrido ma crea una buona opportunità, per chi ne
ha la passione e la voglia, per compiere riparazioni sulle
radio soprattutto quelle vintage che necessitano di abbondanti
bagni per togliere polvere, ragnatele di cantina , tracce di fumo e
di cucina , prima di essere riviste nelle parte elettrica. L'esposizione al caldo su di un
terrazzo, ovviamente all'ombra per non far colare la cera che impregna
le bobine o cuocere i componenti vari, è un toccasana per asciugare
l'umidità accumulata negli anni e far evaporare tutti i detergenti e gli spray
vari impiegati per portare alla ragione e costringere a
"parlare" anche le radio più riottose e ammalorate. Veniamo all'Europhon Professional II, quella in
foto e stato operativa per anni sintonizzata su FM in una piccola officina di
manutenzione macchine agricole e poi abbandonata e sostituita da un
voluminoso stereo Japan con un audio certamente più muscoloso. Prima di
passare a descrivere la radio mi par giusto accennare a
un po' di storia di questo marchio nostrano. Fondata in Milano
nell'immediato dopoguerra 1949 la "mission" della fabbrica era
la produzione di apparecchi radio; negli anni 60 la produzione si
evolve con l'impiego dei transistor, da notare che nel mentre
era nata in Italia la Mistral (unione di Microfarad e
Mial) nuova fabbrica che a Latina produceva i transistor al germanio della
serie SFT .Dalla Europhon nascono apparecchi come il Trans Auto ( radio
portatile usabile in auto, se ben ricordo aveva una presa per collegare
l'antenna esterna dell'auto ) e la Professional una multibanda con FM; la
produzione non tralascia il segmento delle piccole radio portatili e
immette sul mercato con successo la Poket e la Personal. Passano gli anni e
l'Europhon si affaccia sul mercato dei televisori producendo la
linea Gran Gala ed il Custom De Luxe quest'ultimo a colori.
Nel 1970 forte di un
prodotto valido e competitivo fonda la filiale tedesca "Europhon Service Gmbh"; escono così nuovi prodotti
ispirati al mercato nordico , radiosveglie , fonovaligie ed
apparecchi secondo la moda HI-FI del momento, prodotti marchiati Europhon
International ed alcuni di questi vengono assemblati in Germania. La crisi
che negli anni ottanta colpisce anche nel settore
elettronico costringe l'Europhon come del resto molte altre Aziende a
ricorrere alla cassa integrazione e ad alcune ristrutturazioni aziendali
così l'Europhon diviene Hantarel e dopo Europhon Topvision ,marchio
che dovrebbe essere ancora operativo nella produzione di schede
elettroniche ed Europhon Deutschland Gmbh operante nel segmento ricevitori
satellitari. Per gli amici sportivi ricordo che negli anni 60 - 70
l'Europhon era Sponsor della Milano Baseball fondata nel 1941 (
Europhon Milano) squadra che vinse 8 campionati nazionali. Torniamo
all'esemplare in mio possesso; come si vede dalle foto è purtroppo
andata distrutta la cornicetta in metallo che guarniva il frontale della
radio, la cornice era ossidata ed irrecuperabile ,il resto dello
scafo essendo in plastica lavabile è stato ricondotto alla ragione
con abbondante acqua tiepida, detersivo per piatti ,Vetril ed altri
prodotti similari. L'interno della radio fortunatamente non era stato
intaccato dai decenni trascorsi. La radio ( costruzione anni 70 con costo di
circa 28.000 Lire ) è a circuito supereterodina multigamma con abbinato il
circuito FM ,impiega transistor al germanio della serie SFT,BC ,AC
pesa Kg.3 è di dimensioni contenute ( cm 30X25X9,5) eroga circa
1Watt, funzione a rete e batterie, incorpora l' antenna a stilo, presa per
antenna esterna, per dipolo FM e presa per registratore.
Le gamme
coperte sono :
FM 88-104 MHz
AM 510-1500KHz
OC 1) 8 - 16 MHz
OC2) 4 - 8 MHz
MB ) 1,8-3,8 MHz
AM 510-1500KHz
OC 1) 8 - 16 MHz
OC2) 4 - 8 MHz
MB ) 1,8-3,8 MHz
Il cambio gamma è a pulsanti che agiscono su commutatori a slitta
di discreta qualità, notevole è la lunghezza della barretta di ferrite che
supporta gli avvolgimenti in filo Litz , l'altoparlante non
marchiato è di dimensioni ampie e mi pare derivato da quelli presenti in
casse acustiche del tempo di tipo economico. Nell'esemplare in questione la
funicelle di sintonia era spezzata, ho provveduto alla sostituzione ed ho
approfittato dell'apparecchio smontato per sostituire un po' di elettrolitici ,
sostituzione facile e senza problemi. L'insieme , assemblato alla vecchia
maniera su circuito stampato e saldato a mano appare modesto ma all'atto
pratico funziona discretamente, niente a che vedere con le Grundig od altre
marche prestigiose del tempo, ma nella sua categoria si difende. Alla sera
permette l'ascolto di stazioni in onda corta, verso i 3,5 MHz e 7 MHz, con un
filo collegato all'antenna si sentono lievi grugniti ,segno che capta
le trasmissioni in SSB ( chi vuole può inserire all'interno un piccolo BFO
c'è abbastanza spazio per farlo), sulle onde medie dimostra una
discreta sensibilità , la precisione della scala parlante è tollerabile ed
adeguata alla classe dell'apparecchio ( per i puristi preciso che non è certo
un Collins od un Racal RA 17). La banda FM è larga e comunque il suono che
ne esce è sufficientemente gradevole ,il tono e volume sono comandati da
potenziometri classici a rotazione che vanno ben irrorati di spray per
eliminare i crepitii. Che dire, se ne trova una in qualche mercatino
e se si vuole giocarci un po',la si può acquistare al costo di
una pizza o poco piu' ; la piccola fà sentire ancora oggi una
buona musica e notizie RAI ,almeno fino a quando i trasmettitori in AM saranno
operativi . Grazie per l'attenzione e concludo con un semplice appello :
Salviamo il Vintage ci manterrà sempre giovani e si spera in
buona salute!
Ciao
Lucio
Lucio
http://www.radiomuseum.org/r/europhon_professional_ii.html
Lino Costantini presenta la sua Europhon Professional II di un colore bianco-sabbia
Lino Costantini presenta la sua Europhon Professional II di un colore bianco-sabbia
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